luca donazzolo architetto

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Il progetto che non c'è |Parte 3. Matteo

Sono settimane che corre nella nebbia, il freddo che gli penetra nelle ossa non lo sopporta più. Matteo ha deciso di prendersi qualche giorno di vacanza. Ha iniziato a correre qualche anno fa, quando la sua ragazza lo ha lasciato poco dopo che sono andati a convivere insieme. Da allora non c’è stato un giorno che Matteo non abbia indossato le sue snekers per allenarsi e tra poco raggiungerà il suo obiettivo: correre alla prima maratona.

Matteo sente il bisogno di fare una nuova esperienza, così si mette alla ricerca di un luogo dedicato al relax ma dove può fare un’attività fisica diversa. Trovare un luogo al caldo gli piacerebbe molto, l’inverno non gli è mai piaciuto, però vuole qualcosa di originale, unico e dove può rimanere in solitudine.

La neve non l’aveva considerata, ma l’idea di trovarsi da solo all’interno di un stanza in mezzo al bosco dove può osservare il paesaggio naturale, immergendosi in una vasca di acqua calda non gli dispiaceva affatto.

Il Passo Rolle non sapeva neanche dove si trovava, ma le foto presenti nel sito web prima di fare la prenotazione gli davano grande soddisfazione e poi neanche sapeva che le scarpe che usava per correre sullo sterrato erano proprio dell’azienda che ha realizzato questo progetto.

Dopo due settimane Matteo era sotto il suo piccolo edificio dentro il bosco nella Buca Ferrari, così si chiamava, per accederci doveva percorrere un passerella in legno che gradualmente lo portava a circa 4 metri di altezza. Una piccola stanza, tutta in legno con una grande parete vetrata che guardava da un lato verso il monte Colbricon e dall’altra verso le Pale di S. Martino. Così almeno gli aveva indicato la ragazza del personale che tutta griffata La Sportiva lo aveva accompagnato con un paio di sci d’alpinismo ai piedi fino alla sua stanza sull’albero. Matteo aveva dovuto mettere i suoi abiti in uno zaino per poi portarselo sulle spalle lungo il tragitto, mentre sci, scarponi, pelli e indumenti vari gli aveva “acquistati” per due giorni con il prezzo della stanza presso lo store Paradise al Passo Rolle. Si era registrato nel sito web indicando tutto ciò che necessitava, al suo arrivo Martina lo aveva vestito abbinando perfettamente i colori.

L’alba fu un evento emozionante, aveva puntato la sveglia per poter vedere quello spettacolo, così come Martina gli aveva suggerito. Matteo sperava di vederlo insieme a lei, invece che starsene li da solo sotto le coperte ad osservare tutta quella meraviglia. Gli è bastato uscire dalla "nebbia" solo da qualche ora per risvegliare nuove emozioni.

Lui che sentiva il bisogno ogni mattina di correre almeno un ora, oggi l’unico desiderio era rimanere nel letto ad osservare l’alba dentro questa “scatola” di legno che profumava così intensamente di bosco che per un attimo si sentì uno dei tanti animali che popolano quelle montagne.

luca donazzolo