Food Design

Cibo e design hanno oggi una relazione sempre più stretta, specialmente da quando il food è diventato materia di design, di fotografia, di performance. I locali, le cucine non sono più luoghi dove si presta a gustare un ottimo piatto, ma vere esperienze sensoriali.

Sono in auto, la musica alla radio viene interrotta e prima che il telefono inizi a squillare sul display compare il nome Alfio Ghezzi. Ho qualche secondo di tempo per pensare a quale problema potrebbe esserci in cantiere: i tavoli, i carrelli, i contenitori? Ad ogni problema troveremo una soluzione, la data di apertura è ormai prossima ed ogni necessità diventa, a questo punto, priorità.

“Cia Alfio! …”

La sua voce è energica, vivace, in questo periodo così vicino all’apertura del locale non l’ho mai sentito preoccupato, anzi sempre entusiasta di ogni proposta realizzata. Abbiamo già disegnato qualche arredo da integrare a quelli esistenti, alcuni accessori per il servizio in sala, ma la richiesta di oggi non potevo immaginarla.

“Luca, vorrei marchiare il mio hamburger con l’immagine della cupola del Mart, che ne pensi?”

Prima di rispondere mi sono chiesto: “Luca quanti utensili per la cucina hai disegnato in vita tua?” Zero, molto bene. Niente panico, cosa ci hanno insegnato? Dal cucchiaio alla città, il processo progettuale, ideativo non cambia”.

Così iniziamo a scambiarci idee, soluzioni, necessità formali e funzionali. Il timore cede il passo all’entusiasmo che sentivo nella voce di Alfio che mi ha dato la voglia di mettermi in gioco. Ero preoccupato, non avevamo molto tempo per pensare a come farlo e realizzarlo, così come non c’era tempo per fare qualche prova sul pane. Ridisegniamo la cupola del Museo del Mart, elemento sicuramente identificativo di questo luogo e dovendolo semplificare, per riuscire a realizzare l’idea dello chef, si temeva di perdere completamente la sua identità. Quindi il risultato poteva essere un vero disastro. Disegno, forma, concetto, identità, okay ma funzionerà? Sviluppata la prima bozza, invio il disegno ad Alfio.

“Perfetto” - risponde.

In realtà questa prima bozza non si è dimostrato proprio così perfetta, i disegni si sono moltiplicati, non ci era chiaro come poterlo costruire. Fortunatamente con l’aiuto di Elisa, che aveva il compito di produrre il nuovo utensile, ci siamo confrontati e così si è individuata la scelta migliore per realizzarlo.

Ognuno ha fatto il suo lavoro, tutti hanno lavorato per realizzare quell’ispirazione che Alfio qualche settimana prima ha avuto. Ora, dopo qualche giorno dopo l’inaugurazione ufficiale del nuovo Bistrot Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto, mi presto ad assaggiare con grande soddisfazione il mio primo Mart Burger.

Idea: chef Alfio Ghezzi

Progetto: arch Luca Donazzolo

Realizzazione: Frigorim Design

Foto: Jacopo Salvi