Benessere abitativo
Quante volte sentiamo parlare di benessere abitativo? Ma di cosa si tratta esattamente...
Il benessere inteso come comfort viene spesso associato ad un insieme di valori (tecnici) come l'efficienza energetica, la ventilazione e illuminaziona naturale, l'umidità dell'aria, elementi molto difficili da comprendere per chi non è tecnico. Ma è sufficiente per dire che abitiamo in un ambiente sano?
L'evoluzione delle tecnologie e dei materiali da costruzione hanno aumentato la qualità delle moderne abitazioni, rendendole meno energivore e più confortevoli. Oggi è più semplice (ma purtroppo non ancora molto chiaro) capire la provenienza dei singoli prodotti e la loro composizione.
Ma può l'architetuttura, intesa come composizione e funzionalità degli spazi, aumentare la qualità del nostro benessere abitativo? Si, certo. I luoghi in cui noi viviamo e sostiamo abitualmente ci trasmettono sensazioni ed emozioni differenti. La vista verso l'esterno, la forma e la geometria della singola stanza, il design, le superfici, i colori, i materiali di cui è composta, tutti elementi che trasmettono sensazioni positive o negative determinanti per il nostro benessere quotidiano.
Quindi? Un perfetto equilibrio di tutto questo. Il saper mettere insieme, abbinare, coordinare, costruire, definire il benessere abitativo sta nelle capacità dell'architetto al quale viene affidato il controllo generale di tutto il progetto. Se a questi fattori aggiungiamo anche lo "stare bene" trasmesso dai nostri coinqulini, famigliari, colleghi di lavoro raggiungiamo sicuramente il benessere abitativo più elevato.