Realizzare un progetto in una città di cui non si conosce appieno la cultura, la moda, l'architettura locale, risulta difficile progettare un nuovo spazio showroom.
Mi sono chiesto qual’è l’immagine nella mia mente di questo enorme paese orientale. Oltre ad alcune realizzazioni di grandi architetti in questi ultimi anni, la mia prima immagine di questo paese è data dal un certo tipo di filmografia, partendo da Bruce Lee fino alla Tigre ed il Dragone. Si, ne sono cosciente, nulla di questo rientra in un concept d'interior design.
Ho cercato di pensare ad uno spazio dinamico anche se denso di prodotti richiesti dalla committenza, per esporre una buna parte del campionario. Ho pensato che dovevo inserire qualche elemento di questa cultura (orientale), ma allo stesso tempo trasmettere i valori e l’identità aziendale (occidentale), cercando di mescolare al meglio queste differenti culture.
E’ stato piacevole lavorare con questi due forti elementi distintivi e contrastanti. Probabilmente non sono riuscito a trasmettere completamente questa duplicità. Non volevo fosse visibile come contrasto di due mondi, ma che fossero una integrata nell’altra. Ritengo che ogni store monomarca deve portare con se alcuni elementi aziendali distintivi ritrovandoli in ogni showroom, ma allo stesso modo ci sono altri elementi che devono plasmarsi in base alla cultura del luogo. Lo showroom deve diventare un progetto di architettura e non un insieme di prodotti da mostrare.