Orienteering
Ho avuto la possibilità di partecipare per due anni consecutivi ad una giornata di formazione dove la parte teorica spiegata in aula doveva poi essere messa in pratica attraverso l'attività di orienteering. La giornata si è dimostrata interessante, divertente ed efficace. In sintesi ed in modo sbrigativo, per chi non già conosce questa pratica sportiva, si tratta di leggere su una mappa cartografica molto dettagliata la posizione di alcune "lanterne" (obiettivi) e raggiungerli in un tempo massimo stabilito. Quindi formate le squadre di 5-7 componenti si ha il tempo (20 min.) di definire una strategia ascoltando tutti i componenti, proponendo differenti soluzioni e concludere con una sintesi in cui tutti corrono verso lo stesso obiettivo. Lungo il percorso, in mezzo al bosco, orientandovi solo con la mappa consegnata ci si può trovare di fronte a problematicità non considerate in fase di analisi, così come nuove opportunità che portano a riconsiderare la strategia di gruppo. Durante tutto questo tempo emergono leadership e ruoli differenti che solo una squadra ben unita riesce a gestire.
Questo "gioco" molto utile e spesso utilizzato da aziende, scuole e club sportivi, lo consiglio anche a NOI professionisti, sia che voi lavoriate all'interno di uno studio formato da diversi componenti sia se svolgete il vostro lavoro autonomamente. Perché farlo: 1) vi tiene allenati nel leggere una mappa ad una scala diversa di quella che abitualmente guardate e quindi anche i dettagli fanno la differenza quando state correndo alla ricerca degli obiettivi che vi siete posti; 2) pensate ad una strategia, quindi ad un metodo per raggiungere la meta finale; 3) che lo vogliate o no dovete fare squadra, quindi prima si ascolta poi si agisce; 4) siete in competizione con altre squadre, se volete vincere dovete essere "sintetici" e "liquidi" quindi in grado di gestire una situazione in cui probabilmente non siete preparati (problem solving); 5) oltre ad essere formativa per la vostra mente, lo è anche per il vostro fisico.
Thanks to: Gabrielli & Partner; Ways - Pino Dellasega