L’architetto deve avere una grande capacità di ascolto. Infatti, il confronto con il cliente, occupa buona parte dalla prima fase di progettazione in quanto cerco di recepire al meglio le sue esigenze e i suoi obiettivi. Un ascolto che avviene anche con l’osservazione attenta del luogo d’intervento e lo studio delle norme edilizie di quel territorio, per focalizzare tutti i vantaggi presenti e generare così dei reali benefici al nostro cliente.
In particolare cerco di individuare gli elementi forti e caratteristici del luogo così come gli elementi deboli, critici, con cui devo confrontarmi. Per mia formazione sono portato a lavorare molto di più sugli elementi “deboli”, quelli più difficili o complessi da affrontare che in qualche modo potrebbero penalizzare l’intervento, portandoli invece a diventare elementi distintivi del progetto. É su questi elementi che costruisco il primo concept.
Il confronto però, a cui l’architetto è portato, non è solo con il proprio committente ma anche con l’ente che dovrà successivamente approvare il progetto e non sempre riesce ad accettare o percepire questo processo progettuale. Risulta spesso neccessaria una mediazione ed una rivisitazione del progetto, per raggiungere l'obiettivo che ci siamo proposti.
Anche se il risultato pregettuale/ architettonico non è sempre quello sperato, la soddisfazione di riuscire a costruire quel sogno, che da tempo rimaneva nel cassetto del nostro cliente, non ha uguali, ed è la mia priorità lavorativo/ professionale.